Cover USA
Cover EU
Cover JAP
Tracklist
CD Tracklist - USA/JAP(?)

01. Baby I need your lovin
02. The best is yet to come
03. I tought that’s what you liked about me
04. Two years too blue
05. Why do we call it love
06. Ain’t what you do
07. Gotta get on this train
08. Martin’s theme
09. Ain’t nobody herebut us chickens
10. Our love is here to stay
11. Love theme
12. Watch the birdie
13. Martin’s theme (reprise)
14. Blitzkrieg baby
15. Mack the knife

CD Tracklist - EU

01. Ain't what you do
02. Ain't nobody here but us chickens
03. Baby I need your lovin'
04. Gotta get on this train*
05. Martin's theme (instrumental)
06. Why do we call it love
07. Our love is here to stay
08. Love theme (instrumental)
09. I thought that's what you liked about me
10. Watch the birdie
11. The best is yet to come
12. Martin's theme (reprise)
13. Blitzkrieg baby
14. Two years too blue
15. Mack the knife

Cover remastered edition
NOTE: Le tracklists pubblicate su questo sito, tranne alcune eccezioni, fanno riferimento alle versioni CD.
Recensione a cura di: Amedeo Pesole - Marzo 2010

A due anni di distanza dal precedente lavoro, nel maggio 1999 esce su etichetta BMG Arista l’album intitolato Swing: in realtà si tratta della colonna sonora dell’omonimo film diretto da Nick Mead e interpretato da Lisa stessa quale protagonista femminile al suo debutto come attrice. Il disco si compone di otto cover di pezzi classici del Jazz e dello swing tutti cantati dalla Stansfield, più quattro brani scritti dal trio Stansfield-Devaney-Darbyshire dei quali due cantati da Lisa e due da Georgie Fame, più tre piccole tracce strumentali scritte e suonate dal solo Devaney . Si parte con il primo brano Ain’t what you do, un pezzo Jazz scritto nel 1939 da Sy Oliver e James Young, ascoltando il quale è subito chiaro che la versatile voce di Lisa è perfettamente adatta anche a questo genere, mentre contrabbasso e trombe proiettano l’ascoltatore in un atmosfera anni ‘40. La seconda canzone Ain’t nobody here but us chickens è un'altra cover di un brano Jazz del 1946 del cantante americano Louis Jordan. La numero 3 è ancora una rivisitazione di un famosissimo pezzo Soul dei Four Tops (gruppo dell’Era Motown e precedentemente reinterpretato anche dai Jackson Five) ovvero Baby I need your lovin riarrangiato in chiave Jazz.

La quarta traccia è la prima scritta dal trio e cioè Gotta get on this train, cantata da Georgie Fame sicuramente in chiave swing, segue poi Martin’s theme breve pezzo strumentale scritto e suonato da Ian Devaney, che lo riprende anche nella traccia 12. La sesta canzone è Why do we call It, un brano nuovo scritto dai tre con Lisa voce principale e corista. Il brano successivo è un famoso lavoro di George e Ira Gershwin: Our love is here to stay un pezzo Jazz del 1938 che è stato cantato nel corso degli anni da molti altri artisti famosi tra i quali Ella Fitzgerald, Frank Sinatra, Diana Ross e Rod Stewart ed è insieme alla traccia 11 The best is yet to come, una famosa canzone di Frank Sinatra del 1964 tratta dall’album It might as well be swing, il momento dell’album dove la Stansfield dà il meglio di se mostrandosi all’altezza dei suoi illustri colleghi sopracitati. Altra traccia strumentale di Devaney è Love theme buon pezzo arrangiato con piano e tastiere, ma che purtroppo risulta molto corto. Segue poi I tought that’s what you liked about me brano sottotono cantato da Georgie Fame. Watch the birdie invece è un pezzo swing del 1941 scritto da Gene de Paul e Don Raye e che faceva parte della colonna sonora del famoso film Hellzapoppin, la cui comicità demenziale ha in seguito ispirato i Monty Python; nel film il brano era cantato dalla attrice e cantante Martha Raye ma Lisa con la sua voce lo rende senz’altro più elegante.

La traccia numero 13 è Blitzkrieg baby, un altro pezzo swing la cui versione originale è del 1940 cantata da Una Mae Carlisle, e che sembra tagliato apposta per la voce di Lisa; per finire Two years too blue che dei brani scritti dal trio Stansfield-Devaney-Darbyshire (in questo caso partecipa anche Mead il regista del film) è sicuramente la cosa migliore. In definitiva si tratta di un buon lavoro, l’album si fa ascoltare piacevolmente, chiaramente non è strettamente il genere musicale di Lisa, ma come già detto la sua voce sembra tagliata per questo tipo di canzoni risultando calda e ricca di sfumature, dimostrandosi versatile e all’occorrenza potente. Per quanto riguarda le classifiche, questo disco entra nella classifica Jazz USA arrivando fino al sesto posto, però non entrerà in nessuna altra classifica, nemmeno in UK.

Note alle varie edizioni

Swing è l'unico album di Lisa Stansfield, pubblicato da Arista/BMG, che non è stato incluso nel cofanetto del 2003 intitolato The complete collection, tuttavia sempre nello stesso anno è uscito in versione rimasterizzata e caratterizzato da una differente cover.

Free Hit Counter

Lisa Stansfield Experience
Copyright by Alex Bettucchi & Amedeo Pesole © All rights reserved.

 FAQhomeContact FAQHomeContact