Il terzo album solista di Lisa Stansfield si intitola So natural ed esce nel novembre 1993; questo disco viene scritto e prodotto solo da Lisa e Ian Devaney perché Andy Morris, che aveva lavorato insieme a loro dapprima nei Blue zone e poi nei primi due album Affection e Real love, nel frattempo ha preferito defilarsi. In questo lavoro è comunque presente una canzone realizzata dai tre ovvero In all the right places che era stata originariamente scritta per la colonna sonora di un James Bond e che invece è stata inserita nella colonna sonora del famoso film Proposta indecente. In realtà Morris partecipa anche ai testi di Marvellous & mine e Turn me on, ma non come producer, mentre come al solito Devaney suona tastiere, chitarra e basso. Il disco parte con la title track So natural senza dubbio elegante esempio di Soul bianco, questo brano sarà il secondo singolo estratto dall’album e raggiungerà posizioni solo discrete in classifica UK e Italia; il video di accompagnamento è carino, girato praticamente in una fontana di notte. Il brano numero 2 Never set me free è sicuramente la cosa migliore dell’album, elegantissimo, con un bel testo, base di piano e ritmica molto coinvolgenti impreziositi da archi, sax in sottofondo e con un motivo suonato con il flicorno. I give you everything la numero 3, è una classica ballad di Lisa lenta e suadente da atmosfera soffusa. Segue Marvellous & mine un'altra delle cose migliori dell’album, ritmo funky e testo malizioso (“baby you fill me up so”), stupenda la parte vocale. La numero 5 Goodbye è una bella ballad con il testo che, cosa ricorrente in questo album, parla di addio, abbandono, arrivederci.
Little bit of heaven la numero 6 viene estratta come terzo singolo, il video non pare troppo azzeccato e sembrerebbe girato a Roma, ma le immagini mostrano un po’ troppi luoghi comuni e stereotipati, il brano invece si muove su un atmosfera disco ed è piacevole. Sweet memories è invece molto più Soul, anche qui testo che parla di abbandoni, unica pecca è rappresentata dal fatto che il basso sembra suonato in modo poco accurato. Il brano numero 8 She’s always there è un’altra ballad veramente bella, il testo è molto romantico perchè parla di una donna maltrattata, ma comunque fedele, molto bello infine il coro gospel. La numero 9 Too much love makin è un raffinato R&B/Pop con interessanti parti di sax e fiati. Segue Turn me on, forse una delle canzoni meno riuscite di Lisa con un testo audace. Tutta un'altra cosa invece Be mine la traccia numero 11, un R&B puro, con base ritmica da favola, testo romantico, insomma il pezzo si fa ascoltare e riascoltare con gusto. Il brano numero 12 è la famosissima In all the right places, primo singolo estratto dall’album, che entra nei primi 10 in classifica solo in Italia e UK; il video è solo discreto visto che lascia più spazio a scene del film che a immagini di Lisa…si poteva fare meglio valorizzando di più il talento dell’artista. Il pezzo è bellissimo e la parte vocale sempre perfetta, ma soprattutto nelle tastiere e nella chitarra si percepisce che il brano, a causa dell’arrangiamento atipico, sembra abbastanza slegato dal resto del disco. Chiude l’album Wish it could always be this way qui il soul è forte, il brano è la perfetta end song, atmosfera da fine serata prima del momento topico.
Questo disco in definitiva risulta essere un po’ sottovalutato, peraltro la casa discografica non lo pubblicò in USA, si dice non ritenendolo adatto al mercato commerciale americano. La BMG chiese a Lisa Stansfield delle modifiche che però lei rifiutò di realizzare, con conseguente blocco commerciale oltreoceano, cosa che scatenò all’epoca la delusione dei suoi fans americani che poterono procurarsi il disco solo tramite importazione e che dovettero accontentarsi del solo singolo In all the right places che tra l’altro entrò nella Billboard 100. Il lavoro risulta invece essere molto interessante, fresco, snello, senza inutili appesantimenti, inciso senza provare troppo le canzoni, caratteristica che piace molto a Lisa, cosa che rende il tutto più spontaneo all’ascolto. Anche se i testi sono molto buoni si avverte solo un po’ di ripetitività, questa debolezza è forse dovuta al momentaneo smarrimento che l’abbandono di Andy Morris ha provocato.
Nell'edizione in digipak del 2003 di So natural, presente in The complete collection, sono incluse le seguenti bonus tracks: Dream away duetto con Babyface colonna sonora del film The pagemaster, Gonna try it anyway precedentemente disponibile solo per il mercato giapponese ed un remix di So natural (no preservatives mix).
Singoli estratti dall'album
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In all the right places
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So natural
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Little bit of heaven
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Marvellous & mine*
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*Realizzato solo per il mercato giapponese.
Videoclips
- In all the right places
- So natural
- Little bit of heaven
Per ulteriori informazioni in merito alla cronologia dei videoclips visitare l'apposita sezione.
