Nel giugno 2001 esce sul mercato il quinto album di Lisa Stansfield intitolato Face up, ultimo lavoro (a parte il greatest hits che lo seguirà) per l’etichetta BMG Arista. Come già accaduto in precedenza è Ian Devaney a produrre l’album e a suonare alcuni strumenti, aiutato dall’ ormai fido Richard Darbyshire il quale è presente anche come chitarrista e corista, inoltre in molti brani viene dato spazio ad altri musicisti. L’album si presenta piuttosto ritmato, vi si trovano più stili contemporanei, ma confezionati ad arte per la voce di Lisa con buon gusto ed eleganza. Si parte con I’ve got something better dove soul e ritmo dance si fondono sapientemente, la Stansfield sembra lasciare ampio spazio alle coriste alle quali chiaramente si aggiunge lei stessa per un ottimo mix in grado di rendere strepitosi gli stessi cori. Il brano numero 2 Let’s just call it love, unico singolo estratto dall’album, ha un testo sentimentale ed è una canzone pop con atmosfere urban e drum’n‘bass, che fa immaginare la città che corre al suo ritmo: a supporto un video solo discreto nello script, ma con belle immagini di Lisa in un elegante completo rosso. Il singolo non raggiunge in classifica posizioni di rilievo ottenendo il migliore piazzamento in UK dove si attesta nella posizione 48. Segue You can do that, quasi un classico in stile soul, corredato da buon testo e da un grande lavoro in termini di cori e arrangiamento vocale. Il brano numero 4 è la bellissima ballata How could you? caratterizzata da un’ottima melodia, da archi di livello e da un testo non banale, senz’altro un'altra perla della premiata ditta Devaney & Stansfield.
Arriviamo poi a Candy ovvero la quinta canzone del CD, un bel funky che ricorda nello stile alcuni pezzi di Madonna e poi segue la numero 6 cioè I’m coming to get you una canzone particolarmente ariosa. Successivamente ecco poi uno dei momenti migliori del disco, più precisamente 8-3-1 dove il titolo significa 8 lettere, 3 parole, 1 significato e cioè I love you. Si tratta di una stupenda canzone caratterizzata da un approccio funky/disco in pieno stile Stansfield: doveva essere il secondo singolo estratto da Face Up, progetto poi tramontato perché le vendite dell’album non avevano soddisfatto le attese. La numero 8 è Wish on me, pezzo che possiede un bel testo in chiave sentimentale, caratterizzato da un’ottima esecuzione delle chitarre. Segue Boyfriend un R&B contemporaneo e moderno con parole intriganti. La numero 10 Don’t leave now I’m in love è un’altra ballad romantica, con un’interpretazione vocale di grande livello. La successiva Didn’t I è invece la canzone definita dalla stessa Lisa come la sua preferita in assoluto, la quale presenta un testo permeato di passione, accompagnato da un intenso accompagnamento al pianoforte e come di consueto da una sezione archi di alto spessore; grande merito anche all’interpretazione vocale estremamente intensa che rappresenta senza dubbio il più bel momento dell’album assieme al brano che la segue. Ecco infatti la numero 12, ovvero la title track Face up, arrangiata con un fantastico ritmo soul che, come spesso accade nella musica di Lisa, lascia intravedere arie e allusioni musicali in puro stile Barry White, con un grande ritmo di basso ed una base melodica di flauto per un pezzo che risulta veramente trascinante. Siamo alla numero 13 e l’album si chiude con una bella e struggente ballata sentimentale: When the last sun goes down.
L’album va molto bene solo in Germania, Svizzera e Austria, in UK si piazza al numero 38 e non entra nemmeno in classifica in USA e Italia. In generale Face up rappresenta per Lisa Stansfield un insuccesso commerciale, forse per questo motivo le strade con la BMG Arista si dividono, tuttavia le scarse vendite non sembrano rispecchiare l’effettiva qualità del CD che, in questo caso, è invece confezionato superbamente, volutamente ricco di influenze diverse e forse proprio per questo alcuni dei fans della regina bianca del soul non l’hanno capito. Questo album rappresenta un’occasione persa, perché al suo interno è ben chiara tutta la poliedricità dell’artista, infatti esso è ricco di brani (come sempre registrati in poche sessioni per mantenerne la freschezza) sofisticati e ben arrangiati: in definitiva Lisa Stansfield ci ha abituati alla raffinatezza e anche in Face up riesce a deliziare il nostro udito con la sua voce sofisticata.
Nell'edizione in digipak del 2003 di Face up, presente in The complete collection, si possono apprezzare le seguenti bonus track: All over me, Can't wait to e You get me. Mentre le prime due erano già comparse nel 2001 come tracce aggiuntive rispettivamente alle edizioni UK e JAP, la terza è un'inedito vero e proprio mai incluso prima in nessuna delle versioni di Face up.
Singoli estratti dall'album
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Let's just call it love
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8-3-1*
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8-3-1**
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*Singolo ritirato dal mercato poco prima dell'uscita
**Promo destinato alle radio
Videoclips
- Let's just call it love
Per ulteriori informazioni in merito alla cronologia dei videoclips visitare l'apposita sezione.
